Diagnosi sismiche aperte anche a geometri e periti
Il correttivo al decreto “Sismabonus” ha previsto lo scorso 28 febbraio che anche periti e geometri potranno attestare la classificazione sismica degli edifici.
Il decreto che inizialmente aveva escluso le suddette figure professionali a favore di ingegneri e architetti, parla adesso di “professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza”.
Definizione ben più generica che ha fatto indignare il Consiglio nazionale degli ingegneri che dichiara: “tale modifica costituisca un’occasione persa nella strada virtuosa di un corretto rapporto tra formazione, competenza e responsabilità a tutela della sicurezza della collettività”.
Per contro Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, risponde così “Desidero ringraziare il Signor Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il suo staff, la struttura tecnica e il Consiglio Superiore per averci ascoltato e per aver compreso la necessità di intervenire con un decreto correttivo in tempi brevissimi”
Il Sismabonus rappresenta una novità importante per avviare per la prima volta in Italia un’estesa attività di prevenzione dalle conseguenze disastrose dei terremoti di cui la nostra penisola è sempre più spesso vittima. La messa in sicurezza delle costruzioni deve essere raggiunta su tutte le tipologie di edifici, tanto sulle opere edili di grandi dimensioni, quanto su architetture storiche ma soprattutto su costruzioni modeste come scuole, uffici, abitazioni residenziali.
Sismabonus valido anche piccoli interventi
Si muove proprio in questa direzione il decreto ministeriale che intanto comunica un’altra informazione importante: il sismabunus sarà valido anche per interventi minori volti alla messa in sicurezza. Ciò significa che sarà possibile ottenere gli sgravi fiscali anche per tutti gli interventi che pur riducendo il rischio, non vengono accertati sufficienti per il passaggio alla classe di rischio inferiore.
I cittadini avranno finalmente a disposizione uno strumento per ottenere la diminuzione del rischio sismico degli edifici al pari degli ecobonus. La chiave di lettura della legge di Stabilità sembra dunque essere cura e manutenzione. Dopo i provvedimenti per le infrastrutture e l’edilizia pubblica, finalmente si delineano regolamentazioni orientate al futuro: risparmio energetico, ambiente e sicurezza di beni e persone.