COME APPARIRANNO LE NOSTRE CITTÀ NEL 2050?
Nuovi standard di costruzione, stampanti 3d per l’edilizia, campi fotovoltaici dalle forme originali, sono tutti elementi innovativi applicati che si impongono come soluzioni tecnologiche e d’ispirazione per il mondo di domani. Chi sviluppa soluzioni innovative deve sempre avere chiare le prospettive di sviluppo sociali ed abitative in ampi archi temporali, per questo le analisi predittive sul futuro, per quanto relative, ponendosi a metà tra risultato e fonte, possono dare interessanti spunti di riflessione.
NEL 2050 AVREMO CITTÀ PIÙ DENSE, PIÙ GRANDI E PIÙ VECCHIE.
In Italia così come in tutto il resto del mondo, la popolazione urbana aumenterà. Le città dovranno essere in grado di ospitare sempre più persone, che in media saranno più anziane e con esigenze diverse da quelle attuali. In un contesto simile cambierà la mobilità urbana: le città potranno ospitare sempre più quartieri pedonali comuni, come nei primi anni della metà del Novecento. Uno dei cambiamenti più verosimili sarà lo standard urbanistico dei centri urbani totalmente privi di automobili.
COME CAMBIERANNO GLI EDIFICI NEL 2050?
Un edificio ha una durata media di vita di trent’anni. I nuovi edifici di oggi saranno elementi importanti del paesaggio delle città del futuro e per questo i design architettonici concepiti oggi coesisteranno nei prossimi anni con design ancora non inventati. Questo dialogo sta permeando da decenni il dibattito in ambito urbanistico ed architettonico, ma mai come oggi sta creando risultati strutturali dall’alta ibridazione funzionale, aperti a molteplici utilizzi e visioni, con una forte propensione alla condivisione sociale.
Quali cambiamenti possiamo aspettarci?
I nuovi edifici urbani manterranno comunque una forte tendenza verticale, si svilupperanno verso l’alto per ottimizzare gli spazi. Essere pensati per avere molteplici funzioni ne aumenterà la tecnologia, le infrastrutture, gli accessi e le dotazioni. Ad esempio si potrà passare da una sovrapposizione funzionale di uffici, centri residenziali, negozi e spazi educativi, fortemente comunicanti all’interno di una stessa struttura, con ampi spazi nodali di raccordo tra le varie funzioni, come sta già succedendo nelle città più popolate e innovative sia in occidente sia oriente.
LE INFRASTRUTTURE NEL 2050
Le nostre città avranno bisogno nei prossimi anni di un massiccio reinvestimento in acqua, fognature, sistemi di drenaggio, energia elettrica. Le abitazioni del futuro saranno sempre più in linea con le esigenze ambientali, con minori consumi garantiti anche dai sistemi di isolamento messi in atto da aziende come styrodur, che abbassano drasticamente consumi e costi di manutenzione straordinari dovuti ad agenti atmosferici e aumentano il confort abitativo. Migliaia di case genereranno la propria energia attraverso il sole, il vento o la geotermia. Decentralizzare piccole porzioni della rete elettrica sulle singole abitazioni presenta notevoli risparmi su costi e vantaggi ambientali rispetto alla costruzione di nuove centrali elettriche, per questo sarà una strategia sempre più ricercata anche in città, oltre che in piccoli centri off-grid. I continui miglioramenti nell’efficienza delle celle solari rendono quest’aspetto più attraente ogni giorno.
CONCLUSIONE: 2050
Non esiste una singola visione di ciò che le città saranno in futuro. Le stesse città nel 2017 sono uniche e diverse per visione di prospettive future. Ci si aspetta un livello di diversità sempre più alto tra città, combinato con una sovrapposizione di nuove tecnologie e l’esigenza di gestione della sovrappopolazione.