Il fascicolo del fabbricato dopo il crollo a Torre Annunziata
“Un documento che attesti la conformità strutturale di un’opera è ormai un’esigenza normativa non più rinviabile.” – Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli.
Dopo il crollo della palazzina di Torre Annunziata questa e tante altre esternazioni stanno popolando il dibattito intorno alla definizione del disegno di legge ‘Misure in materia di tutela del territorio e disposizioni volte ad istituire il fascicolo del fabbricato’. L’obbligatorietà del fascicolo aleggia da anni nelle sedi legiferative, senza aver sortito rimedi, fino ad oggi, anche perché se è fortemente voluto dalle categorie degli ingegneri e tecnici, risulta meno prioritario per altre categorie, una su tutte quella del settore immobiliare o dei costruttori, per le ragioni più disparate.
Il dettaglio sul disegno di legge per il fascicolo del fabbricato
Secondo quanto stabilito dal disegno di Legge in discussione, le Regioni dovrebbero rendere obbligatorio l’utilizzo del fascicolo del fabbricato, documento dal rinnovo triennale.
All’interno del fascicolo del fabbricato devono essere contenute le informazioni sulla costruzione dell’edificio in questione e sulle sue pertinenze, con una sezione per la registrazione delle modifiche al progetto e qualsiasi intervento di modifica. E poi informazioni sulla tipologia delle fondazioni, di struttura portante ed elevazioni, sistemi e materiali di costruzione, la storia catastale, le eventuali criticità statiche, sismiche o geologiche, e tutte le valutazioni riguardanti la sicurezza, le rilevazioni sull’eventuale presenza di danni o fessurazioni.
Il professionista incaricato della redazione del fascicolo, oltre a raccogliere tutti i dati potrà predisporre delle verifiche alle criticità non descritte dalla documentazione attuale, che porteranno all’esecuzione di interventi di ristrutturazione. L’ufficio comunale riceverà entro un anno dall’attivazione della pratica, il fascicolo del fabbricato e la relazione tecnica che confermi conformità, sicurezza o eventuali criticità.
Le motivazioni favorevoli e contrarie al fascicolo del fabbricato
Confedilizia asserisce che il fascicolo non risolve il problema della fragilità del patrimonio edilizio italiano, illudendo tutti di potersi basare su una raccolta di documenti che in realtà possono essere tranquillamente disattesi. In più, tale intervento risulta a determinate fazioni un approfittarsi del vuoto amministrativo, per creare un ulteriore peso economico a beneficio esclusivo di determinate categorie.
L’altra fazione è invece orientata sul reale beneficio della documentazione, che permetterebbe di risalire a problematiche ed eventuali cause, come per il crollo della Palazzina di Torre Annunziata.
Inoltre sarebbe un primo intervento volto a far ripartire concretamente il settore dell’edilizia, verso la conversione dell’indotto alle funzioni di tutela e salvaguardia del patrimonio, con l’aiuto di successivi documenti da rendere obbligatori quali il certificato di stabilità delle strutture, che, come sottolineato da Confedertecnica, sarebbe il primo tassello per un piano nazionale di manutenzione del patrimonio pubblico e privato, anche in funzione della corretta somministrazione di incentivi statali.
Ci piacerebbe ricevere da parte vostra un parere rispetto a questo tema. La vostra conoscenza delle varie sfaccettature di questa realtà ci permetterà di aver chiara la situazione tra i nostri lettori. Potete lasciare un commento all’articolo sul post nella nostra pagina Facebook.