(Italiano) Il correttivo appalti, una tutela per i professionisti

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Dopo la stesura del correttivo per la normativa sugli appalti pubblici, sono in arrivo novità per i progettisti che lavorano attraverso commesse su opere pubbliche. La variazione più importante rivede la remunerazione dei progettisti, dovrà essere corrisposto in ogni caso un salario, indipendentemente se l’opera progettata sarà realizzata o meno. In precedenza taluni progettisti non erano stati retribuiti quando l’opera non era stata realizzata per mancanza di fondi.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 2017, n. 56  “Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50”  è una legge suddivisa in 131 articoli, la cui entrata in vigore è prevista, quindici giorni dalla data della sua pubblicazione, ovvero il 20 maggio 2017.
Diviene obbligatorio l’utilizzo delle tabelle dei corrispettivi approvate con il D.M. Giustizia del 17 giugno 2016. Vengono tutelati i progettisti (e i loro compensi) nei casi in cui non si sopraggiunge al finanziamento dell’opera progettata, inoltre, si stabilisce il divieto di sostituire il compenso con forme di sponsorizzazione o rimborso.
“Le stazioni appaltanti non possono subordinare la corresponsione dei compensi relativi allo svolgimento della progettazione e delle attività tecnico-amministrative ad essa connesse all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata. Nella convenzione stipulata con il soggetto affidatario sono previste le condizioni e le modalità per il pagamento dei corrispettivi con riferimento a quanto previsto dagli articoli 9 e 10 della legge 2 marzo 1949, n. 143, e successive modificazioni.

 
“Il decreto legge renderà i compensi maggiormente garantiti, cercando di limitare il lavoro gratuito e sottopagato. Si dovrà obbligatoriamente rifarsi al Decreto Parametri (Decreto Ministeriale 17/06/2016) per calcolare gli importi da porre a base delle gare di progettazione. Oltre a tutelare i professionisti, faciliterà gli appaltanti che vogliono partecipare alle gare per l’assegnazione di servizi di ingegneria e architettura. In passato l’uso del Decreto Parametri era facoltativo. Questa precedente incertezza per l’affidamento dei servizi di progettazione si ritiene abbia penalizzato il mercato.

Oltre a l’obbligo di parametri per i compensi dei progettisti, le principali novità per l’edilizia introdotte dal D.lgs. 56/2017, riguardano vari aspetti, tra cui:
– l’urbanizzazione;
– i progetti;
– gli incentivi per i servizi e i pagamenti ai tecnici della PA;
– le gare “snelle” e più veloci per sbloccare i piccoli investimenti pubblici;
– la qualificazione più leggera per le PA;
– l’abolizione collegio consultivo tecnico;
– l’obbligo per le stazioni appaltanti di nominare il presidente di commissione tra esperti segnalati dall’Autorità Anticorruzione.

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